Newsletter Novembre 2014

 
     
 

Mucche svizzere che si mangiano la foresta pluviale non deve succedere!

 
     
 

L’agricoltura svizzera vorrebbe godere di una maggiore autonomia. I contadini, ad esempio, importano quantità sempre più importanti di foraggio concentrato, e le importazioni coprono ormai la metà del fabbisogno. Questo aumento è dovuto principalmente al fatto che le coltivazioni di cereali da foraggio continuano a diminuire. La maggior parte del foraggio concentrato importato è costituito da mangimi proteici, soprattutto soia.


Per coltivare la soia, si disboscano vaste aree di foresta pluviale, ad esempio in Brasile. L’agricoltura svizzera si adopera per poter importare soia coltivata in modo sostenibile. Per riuscire a realizzare questo obiettivo, il nostro settore agrario ha elaborato una propria strategia, basata su una serie di misure consistenti nei compiti seguenti:

  • analizzare se i contadini svizzeri avrebbero la possibilità di coltivare maggiori quantitativi di foraggio concentrati, ad esempio favette proteiche;
  • realizzare una piattaforma di consulenza per i contadini, affinché possano dare al loro bestiame la minor quantità possibile di foraggio concentrato ottenendo però il massimo effetto;
  • migliorare il foraggiamento nell’ingrasso dei suini con razioni specifiche;
  • analizzare i fattori di maggior spreco di proteine: sui campi, presso i contadini o presso i consumatori che gettano la carne perché la data scadenza è oltrepassata;
  • analizzare se altri tipi di foraggio hanno lo stesso impatto negativo della soia sulla foresta pluviale.

La Migros fa parte del gruppo di progetto incaricato di queste misure e sostiene attivamente gli sforzi compiuti dall’agricoltura svizzera per ridurre le importazioni di foraggio.


 
   
 
 
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